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Quando ci si interroga sul valore della propria azienda, è consigliabile un breve test. Sei domande alle quali rispondere con un si o con un no. 1) Il tuo prodotto o servizio principale ha perso la sua unicità? 2) La concorrenza ha copiato le caratteristiche vincenti del tuo prodotto e sta sotto-prezzando la sua offerta? 3) I tuoi clienti, un tempo entusiasti delle tue innovazioni e dei tuoi servizi di qualità, sono ora interessati esclusivamente al prezzo? 4) I clienti considerano le offerte – tua e dei tuoi concorrenti – pressoché equivalenti e liquidano le tue argomentazioni come semplici slogan commerciali privi di sostanza? 5) I tuoi più grandi clienti che rappresentano una quota crescente del tuo fatturato, stanno sfruttando in modo aggressivo il proprio potere negoziale a discapito dei tuoi margini? 6) Il marketing è diventato inefficace, poiché nessuna azione di comunicazione persuasiva o attività di brand buildingè in grado di riequilibrare questo squilibrio nelle posizioni di contrattazione? Se la risposta a queste domande è prevalentemente affermativa significa che la tua azienda sta cadendo nella “trappola della commoditizzazione”: la condizione in cui le aziende vedono svanire il proprio controllo sui prezzi insieme alla fedeltà dei clienti ed al valore del business. La commoditizzazione è quel fenomeno competitivo che erode la differenziazione delle imprese e fa sì che il prezzo e la disponibilità del prodotto/servizio siano le uniche variabili su cui i clienti assumono decisioni, considerando le offerte concorrenti pressoché equivalenti.
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